L'arcobaleno sul ruscello è un piccolo libro scritto dallo psichiatra Eugenio Borgna nel 2018. Tratta di emozioni dolorose: solitudine, malinconia, ansia, angoscia ma anche di speranza.
Ne trascrivo alcune righe particolarmente illuminanti su come il nostro corpo è capace di raccontare le nostre emozioni.
Le emozioni si rispecchiano nel corpo
Le emozioni, i modi di vivere le emozioni, si rispecchiano (anche) nei modi di essere nel corpo, del corpo vivente, e le emozioni, la gioia e l’angoscia, la tristezza e la sofferenza, le inquietudini dell’anima e la nostalgia, le attese e le speranze, possono essere decifrate osservando in particolare le modificazioni espressive dei volti e degli sguardi.
In ogni volto, le alte e le basse maree delle emozioni, e delle loro metamorfosi, si manifestano nella loro trasparenza e nella loro autenticità, anche al di là delle infinite maschere, che si alternano nei nostri volti e nei volti degli altri, nascondendo le emozioni che si provano realmente.
I volti e gli sguardi hanno un linguaggio che li accompagna, e a volte si sostituisce, al linguaggio delle parole, e che ci consente di decifrare qualcosa delle emozioni e dei pensieri, dell’immaginazione e delle fantasie di una persona, e in particolare di una persona che sta male, e non osa chiedere per timidezza, o per rassegnazione, il nostro aiuto che invece desidera.
Sono testimonianza vivente del linguaggio del corpo anche le lacrime e il sorriso: indicano il dolore dell’anima, e il dolore del corpo, ma anche i sussulti di speranze segrete.
Eugenio Borgna, L’arcobaleno sul ruscello. Figure della speranza. Raffaello Cortina Editore.