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Aggressività: definizione, cause e fattori protettivi

Aggressività: definizioni, cause e fattori protettivi

Non si può dare una definizione univoca del termine aggressività infatti essa cambia a seconda delle branche specialistiche. L'aggressività può quindi essere definita come:

  • una caratteristica di personalità
  • una spinta motivazionale
  • una pulsione innata
  • la realizzazione di determinate aspettative socio-culturali
  • una risposta alla frustrazione

In ambito lavorativo è frequente l'espressione dell'aggressività in modo passivo. Coloro che adottano questo tipo di comportamento tendono a evitare i confronti diretti, esprimendo il loro dissenso tramite il sarcasmo, le contestazioni velate, la polemica, i silenzi, le omissioni di informazioni e tendono a procrastinare nell'esecuzione dei compiti richiesti.

Uno stile comunicativo improntato sull'aggressività passiva può portare a un grado molto alto di inefficienza. Secondo la teoria psicoanalitica l'aggressività passiva può esprimersi attraverso fantasie, motti di spirito, lapsus o atti mancati.

L'aggressività può essere espressa in modo diretto come reazione alla frustrazione:

  • nel bambino piccolo che non ha ancora interiorizzato le regole sociali
  • all'interno di famiglie dove le risposte aggressive sono ampiamente tollerate
  • nell'adulto che nella soluzione dei conflitti interpersonali ricorre a condotte aggressive aderendo ai codici comportamentali imposti dall'ambiente socio-culturale di appartenenza
  • nell'adulto che in base alle sue esperienze ha strutturato schemi di condotta aggressiva in relazione a frustrazione anche di lieve entità
  • nell'adulto che a causa di un deficit intellettivo presente già dall'infanzia non ha sviluppato un adeguato processo di apprendimento delle norme e delle regole sociali.

Uno dei fattori protettivi più importanti nei confronti della comparsa di comportamenti aggressivi nel bambino (e successivamente nell'adulto) è un corretto sviluppo della funzione riflessiva (Fonagy, 1993). La funzione riflessiva si attiva quando il caregiver come uno specchio mostra di comprendere gli stati mentali del bambino (pensieri, intenzioni, sentimenti, emozioni). In questo modo il bambino non solo impara a riconoscere i propri stati mentali "rispecchiati" dal caregiver ma anche quelli degli altri.

Fonti:

  • Fonagy P., Moran G.S., Target M., (1993), L'aggressività e il sé. Tr. it. in: Fonagy P., Target M., Attaccamento e funzione riflessiva, Raffaello Cortina, Milano 2001.
  • Caprara G.V., (1981), Personalità ed aggressività, Bulzoni, Roma.Dollard J., (1967), Frustrazione e aggressività, Giunti, Firenze.